Artist: Fabrizio De André
Song: Signore, Io Sono Irish
Album: Senza Orario Senza Bandiera, dei New Trolls (1968)
E' l'unica canzone scritta da De André in cui c'è una bicicletta...
“Senza orario senza bandiera” (1968) è il primo album dei New Trolls, e fa seguito ad alcuni 45 giri pubblicati l'anno precedente e nei primi mesi del 1968.
Le poesie di Riccardo Mannerini e gli intermezzi musicali che uniscono le varie canzoni, rendono il lavoro un vero e proprio concept album. Gli occhi del poeta hanno visto, indagato il mondo. Un disco nato intorno ad un'idea, una su tutte la lirica di Irish. Signore io sono Irish contiene una caratteristica saliente del pensiero di Riccardo Mannerini: la ragione come unico approccio dell'uomo all'indagine del mondo, la ragione che non lascia spazio alcuno ad una fede, agognata ma repressa dalla ragione stessa, un unico vero strumento.
« Era lui Irish. Riccardo amava farsi chiamare così.
"E la bicicletta?"
Lo spiegò un giorno a nostro figlio Ugo: la bicicletta è la fede. »
(Rita Serando, moglie di Riccardo Mannerini)
I testi di Riccardo Mannerini passano attraverso le mani di Fabrizio De André che, come un mosaicista, parole testuali di De André, li assembla ingabbiandoli nella metrica, le musiche sono di Gian Piero Riverberi.
per saperne di più…
il testo originale di Mannerini
music (De Scalzi, tribute a De André)
music 2 (New Trolls)
Signore, io sono Irish,
quello che non ha la bicicletta.
Tu lo sai che lavoro, e alla sera
le mie reni non cantano.
Tu mi hai dato il profumo dei fiori,
le farfalle, i colori.
E le labbra di Ester create da te,
quei suoi occhi incredibili solo per me.
Ma c'è una cosa, mio Signore, che non va.
Io che lavoro dai Lancaster a trenta miglia dalla città
io nel tuo giorno sono stanco,
sono stanco come non mai,
e trenta miglia più trenta miglia
sono tante a piedi, lo sai.
Ed Irish, tu lo ricordi,
Signore, non ha la bicicletta.
Nel tuo giorno le rondini cantano la tua gloria nei cieli.
Solo io sono triste, Signore, la tua casa è lontana.
Devo stare sul prato a parlarti di me,
e io soffro, Signore, lontano da te.
Ma tu sei buono,
tra gli amici che tu hai
una bicicletta per il tuo Irish certamente la troverai,
anche se è vecchia non importa,
anche se è vecchia mandala a me,
purché mi porti nel tuo giorno mio Signore fino a te.
Signore, io sono Irish, quello che verrà da te in bicicletta.
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