2009-02-05

Francesco Bejor - Dove Osano i Pirati


Artist: Francesco Bejor

Song: Dove Osani i Pirati

Album: Bitter Tea (2006)

 

Today begins a series of posts about Marco Pantani, an Italian road racing cyclist widely regarded as being one of the best climbers of all time in professional road bicycle racing. The zenith of his career was winning both the Tour de France and the Giro d'Italia in 1998. The bandana he often wore and his attacking style of riding led to him being dubbed 'Il Pirata' (the pirate) by the adoring fans. However, his career was beset by drug abuse allegations, following his failure of a blood test in the 1999 Giro d'Italia. He died of a cocaine overdose in 2004, the 14th of february.

 

Dopo l’omaggio al poeta Dino Campana, il cantautore Francesco Bejor è tornato in studio di registrazione per incidere un nuovo brano scritto di getto subito dopo la triste notizia della morte di Marco Pantani. Dove osano i pirati, questo il titolo, è una ballata priva di ritornello, dedicata al campione del ciclismo, alle sue ascese immortali ed alle sue umane cadute, a tutti i sogni ed a tutte le emozioni che ha saputo regalare nel corso della sua vita sportiva. Le parole, semplici e sentite, vengano direttamente dallanima e, come tali, pesano, pesano tonnellate.
La musica, scritta sempre da Bejor con gli arrangiamenti di Fabio Sartoni e Gabriele Bertozzi, ha un incalzare docile, ma deciso ed è sostenuta da una ritmica di basso e batteria che, soprattutto nella parte iniziale del brano, vuol far sentire la fatica ed il sudore della salita, dove Pantani aveva saputo esprimersi al meglio.
La chitarra elettrica graffia con forza, spingendo il campione scomparso su, lungo questa salita immaginaria, con gli archi che conferiscono al lavoro quel tocco delicato che colpisce il cuore.

 video

 Sei partito in bicicletta, tra le rose di un hotel,

verso cime senza tempo che aspettavan proprio te,
con il cuore di un bambino capriccioso e un po' retrò
un bambino di Romagna, che sgrana gli occhi e dice "e ciò".
Son finite le parole, ti accompagnan il nostro sguardo
mentre fili come un razzo, dritto verso il tuo traguardo,
e le folle del passato siano intorno a te le ali,
dell'affetto che è mancato, quando eri tra i mortali.
E ora scorrono i fiumi, pieni di parole vane
era meglio qualche fatto, quando eri solo come un cane,
e i ricordi si accavallano nell'arco di un momento,
come tante bici al sole che arrancano nel vento.
Ma già sfrecci a testa bassa, sopra il piede benedetto
di un San Pietro inferocito che t'apostrofa in dialetto
e ti urla: "oggi è chiuso, si riapre da domani"
ma tu pedali e gli rispondi: "fam pasè, cà so Pantani".
E noi che siamo figuranti, salutiamo te campione
che hai saputo far sognare questa mia generazione,
e ora via quella bandana, con quei denti ben serrati
scatta questa ultima volta, dove osano i pirati. 

regia di Francesco Bejor e Marco Cardani

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